Il lago di Garda è una terra di sapori dalla forte personalità, con oli e vini d.o.c. apprezzati in tutta Italia e non solo.
In compagnia di una guida turistica autorizzata sarete accompagnati alla scoperta dei prodotti che, soprattutto negli ultimi anni, hanno fatto sì che il Garda venisse conosciuto in Europa e perché no in tutto il mondo. In occasione dell’EXPO 2015, dedicata al tema dell’alimentazione, sono stati creati degli itinerari ad hoc al fine di valorizzare la conoscenza e diffusione delle tradizioni alimentari gardesane come elementi culturali.
La sponda occidentale, bresciana, è soprannominata la «Riviera dei Limoni»: qui per secoli si sono coltivati agrumi, nel luogo più a Nord del mondo, qui è nata, a Gargnano, la prima cooperativa agricola d’Italia e qui ancora oggi si producono il Limoncino del Garda e la celebre Cedrata Tassoni.
Il lato veronese è conosciuto come la "Riviera degli Ulivi": agli occhi si aprono chilometri e chilometri di distese di argentei uliveti, spesso secolari che producono un olio dal colore chiaro, giallo paglierino, quasi verde e dal sapore fruttato. A Cisano di Bardolino dagli anni Ottanta è stato inaugurato il Museo dell’Olio, il primo mai realizzato in Italia, e sono numerosissime, sia nel territorio bresciano, che nel Veronese le cantine, aziende agricole e cooperative dove è possibile gustare olio, vino e prodotti del territorio, tra salumi, formaggi e miele. L’olio del Garda è particolare, molto diverso da quello che si può gustare nel resto dell’Italia.
Sempre più meta ambita è la Valtenesi, 7 comuni accomunati da un destino analogo: la vocazione alla produzione del celebre vino rosso (Groppello) e rosé (Chiaretto, detto “il vino di una notte”) unita all’ottimo olio e a dolci colline arricchite da rocche fondate nel X secolo per proteggersi contro gli Ungari. Anche Bardolino è celebre località avendo dato il nome ad un pregiato vino rosso, tra i più famosi d’Italia e del mondo. Ma se Bardolino e la Valtenesi di distinguono per il loro vino rosso, il territorio del Lugana, tra Sirmione, Pozzolengo e Peschiera, genera un bianco già apprezzato da Giulio Cesare e dal poeta Catullo.
L’itinerario enogastronomico vi farà avventurare alla scoperta di testimonianze paesaggistiche, architettoniche unite a cantine, frantoi, limonaie e caseifici: ovvero i prodotti tipici che da secoli contraddistinguono l’economia gardesana.