Tra il 1943 e il 25 aprile 1945, Salò venne scelta come capitale della Repubblica Sociale Italiana, sebbene in realtà fu, secondo l'opinione della maggior parte degli storici, una capitale fantoccio. Numerose sono le ragioni che spinsero Hitler a questo. Non da ultimo la presenza di numerosissimi palazzi ed edifici prestigiosi che vennero confiscati per accogliere gli uomini del Terzo Reich, quelli di Mussolini ed i vari ministeri.
Ancora oggi è possibile ripercorrere accompagnati da una guida turistica abilitata i numerosi luoghi disseminati tra Salò, Gardone, Toscolano e Gargnano. E' questo un interessante itinerario guidato che permette di meglio conoscere una drammatica pagina della storia italiana. Le scolaresche in gita scolastica potranno approfondire una parte importante del programma di studi. La visita di Salò e dei luoghi della RSI, completa al meglio la scoperta del Vittoriale degli Italiani, situato a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro.
Salò era la sede ufficiale (anche se riconosciuta come capitale solo da Germania, Bulgaria e Giappone), ecco quindi che qui, tra gli altri, risiedevano i principali organi di governo: il Ministero degli Esteri, il Minculpop (Ministero della Cultura Popolare), il comando e gli uffici della Guardia Nazionale Repubblicana e l’agenzia di stampa Stefani.
Mussolini risiedeva invece a Gargnano, nella Villa Feltrinelli, oggi hotel di lusso, nel Palazzo Bettoni (tra i più belli del lago) aveva sede il Consiglio dei Ministri, mentre nella Villa delle Orsoline aveva sede il Quartier Generale della Repubblica Sociale Italiana.
A Gardone Riviera soggiornava, a Villa Fiordaliso, l’amante ufficiale del Duce, Claretta Petacci e nella vicina Torre San Marco, un tempo darsena di D’Annunzio, avvenivano gli incontri tra i due amanti. La maggior parte degli alberghi di lusso di Gardone (Grand Hotel, Hotel Savoy, Grand Hotel Fasano, Hotel Bellevue...), durante la RSI, vennero confiscati ed utilizzati come ospedali.