Il 24 giugno 1859 ha avuto luogo la battaglia di Solferino e San Martino, episodio sanguinoso e decisivo della Seconda Guerra d’Indipendenza, che vide i francesi combattere a fianco dell’esercito italiano contro gli austriaci, costretti a ripiegare oltre la linea del Mincio.
Una guida turistica vi accompagnerà attraverso le testimonianze di questa drammatica pagina della storia italiana. A San Martino della Battaglia si erge la torre, inaugurata nel 1893 e dedicata al re Vittorio Emanuele II. Essendo alta 74 metri dalla sua vetta si può godere di un vastissimo panorama. Alle spalle della Torre si erge il Museo che conserva importanti cimeli e documenti tra i quali vanno ricordati alcuni cannoni utilizzati durante la battaglia. Poco distante si trova inoltre la Chiesa Ossario, un tempo cappella della Famiglia Treccani, contenente i resti dei soldati caduti in battaglia senza alcuna distinzione di nazionalità.
Se si volesse approfondire ulteriormente i luoghi legati a questa tappa fondamentale del periodo risorgimentale, è possibile raggiungere la vicina provincia di Mantova e compiere un itinerario guidato in pullman nei luoghi nevralgici. A una decina di chilometri, la celebre “Spia d’Italia”, ovvero l’antica Rocca di Solferino così chiamata per la sua posizione strategica, alta 22 metri e contenente al suo interno vari cimeli rinvenuti sui campi di battaglia. Anche a Solferino si trova un Ossario, allestito nell’ex Chiesa di San Pietro in vincoli, dove si ricordano per lo più i caduti tra le schiere francesi, e accanto un Museo contenente esemplari di armi, cannoni, cimeli e documenti. A completare il percorso il Memoriale della Croce Rossa inaugurato nel 1959. Questa visita offre il perfetto strumento didattico per tutte quelle scolaresche in gita scolastica che vogliano dedicarsi a questo approfondimento storico.